Quanto pensi possa essere importante la privacy dei dati della tua azienda?
Al giorno d’oggi poter accedere sempre ed ovunque ai nostri dati online è diventata una vera e propria necessità!
Fortunatamente nel corso degli ultimi anni sono stati molteplici i servizi messi a disposizione agli utenti per soddisfare questo bisogno. Nella maggior parte dei casi questi spazi vengono messi a disposizione per coloro che hanno creato un profilo sulla piattaforma in questione, ciò permette di accedervi da qualsiasi dispositivo, a qualsiasi ora del giorno, condividendo i contenuti con chi vogliamo.
A prima vista sembrerebbe uno strumento in grado di migliorarci la vita, soprattutto quella lavorativa, ma c’è sempre il rovescio della medaglia: la gratuità.
Gran parte di questi servizi per l’appunto sono gratuiti e riscuotono un grande successo nel web.
Prendiamo in considerazione per esempio Google Drive. Sei a conoscenza di cosa succede alla privacy dei dati della tua azienda quando usufruisci di questo servizio?
Quando utilizzi i servizi che Google ti mette a disposizione gli affidi automaticamente le tue informazioni.
Niente di nuovo starai pensando, ma ti sei mai chiesto che cosa ciò significhi realmente?
Partiamo dal definire quali sono i dati raccolti da Google:
- dati personali forniti dall’utente per esempio durante la creazione di un account
- informazioni raccolte durante il nostro utilizzo dei servizi, tra i quali dati derivanti dal dispositivo, dai log del server e dalla posizione.
Come vengono utilizzate queste informazioni? Per non fare errori d’interpretazione; abbiamo riportato esattamente le frasi contenute nei termini di privacy dei dati che si trovano nell’informativa di Google.
“Quando l’utente carica, trasmette, memorizza, invia o riceve contenuti da o tramite i nostri servizi, concede a Google (e ai partner con cui collaboriamo) una licenza globale per utilizzare, ospitare, memorizzare, riprodurre, modificare, creare opere derivate (come quelle derivanti da traduzioni, adattamenti o altre modifiche apportate in modo tale che i contenuti funzionino al meglio con i nostri Servizi), comunicare, pubblicare, eseguire pubblicamente, visualizzare pubblicamente e distribuire i suddetti contenuti. I diritti che concede con questa licenza riguardano lo scopo limitato di utilizzare, promuovere e migliorare i nostri Servizi e di svilupparne di nuovi.” (Termini e Servizi di Google)
“I nostri sistemi automatizzati analizzano i contenuti dell’utente (incluse le email) al fine di mettere a sua disposizione funzioni di prodotto rilevanti a livello personale, come risultati di ricerca personalizzati, pubblicità su misura e rilevamento di spam e malware.” (Norme sulla Privacy di Google)
In poche parole Google ci permette di trasmettere, caricare, memorizzare, inviare e ricevere contenuti a piacere mantenendo un eventuale diritto di proprietà intellettuale sugli stessi, quello che è di proprietà dell’utente non si tocca, ma si riserva una libertà non indifferente su di essi. Questo è il “prezzo” da pagare per usufruire dei loro servizi.
Abbiamo parlato fino ad ora di Google Drive, ma la situazione rimane in linea di massima la stessa anche se prendiamo in considerazione OneDrive o Dropbox, nelle norme della privacy di quest’ultimo è addirittura precisato che oltre alle altre informazioni raccolgono anche i dati relativi alla pagina web visitata prima di accedere ai loro siti.
“Ci riserviamo di raccogliere dati provenienti da e riguardanti i dispositivi che utilizzi per accedere ai Servizi. Sono inclusi dati quali l’indirizzo IP, il tipo di browser e il dispositivo utilizzato, la pagina web visitata prima di accedere ai nostri siti e gli identificatori associati al tuo dispositivo. ” (Termini di servizio di Dropbox)
Vicolo cieco?
Probabilmente, in questo momento, starai pensando che non ci sono alternative a questa tipologia di servizi e quindi ti senti costretto a scendere a compromessi nei confronti di questi colossi; mettendo così a loro disposizione tutti i tuoi dati, compresi i documenti di lavoro.
In realtà non è così, nonostante Google Drive, Dropbox e OneDrive siano tra i servizi più conosciuti e diffusi, ci sono molte altre alternative.
Quella consigliata da Sies si chiama PowerFolder, anche questo prodotto fa in modo che tu possa avere i tuoi dati sempre a portata di mano e che siano sincronizzati in tempo reale su tutti i i tuoi dispositivi.
Qual è la principale differenza con i servizi appena visti? PowerFolder viene installato all’interno dell’infrastruttura aziendale in modo tale da avere sempre il controllo completo di tutte le informazioni preservandone così la privacy dei dati.
In poche parole potrai accedere sempre e ovunque ai tuoi dati ed essere sicuro che la privacy sia sempre protetta , nessuno potrà accedervi senza che tu lo stabilisca prima.
A questo punto la vera domanda da porsi è: quanto vale la privacy dei dati, tua, dei tuoi collaboratori e dei tuoi clienti?
Se vuoi approfondire senza nessun impegno la tematica della condivisione e riservatezza dei dati contattaci.