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Internet in ufficio? E ora cosa facciamo?

[rt_reading_time label=”Tempo di lettura:” postfix=”minuti” postfix_singular=”minuto”] “Dobbiamo mettere internet in ufficio? Cosa vuoi che sia? Uno vale l’altro!

Guardiamo un po’ in giro e vediamo chi ci fa l’offerta migliore”

Questo è uno dei tanti pensieri che le aziende fanno quando si approcciano al mondo della digitalizzazione, peccato però che individuare l’offerta internet più adatta al proprio business non sia la stessa cosa che scegliere tra lo SLÄKT od il MINNEN per arredare la camera da letto di un bambino.

Infatti, alcune di esse ci contattano a mesi di distanza dalla decisione presa lamentandosi che c’è qualcosa che non va.

Ma va?!?

Avrebbero sicuramente pagato di meno, avuto di più e vissuto sonni tranquilli se prima di prendere una decisione avessero contattato un consulente che solo dopo un accurata analisi della loro infrastruttura informatica li avrebbe indirizzati verso la soluzione più adatta alla loro esigenze.

Il caso in questione non fa che mettere ancora una volta in primo piano il ruolo della consulenza.

Sei un consulente? Bene ma non benissimo.

Il problema della percezione da parte delle aziende della figura del consulente è un tema scottante!

“A cosa mi serve il consulente? Quali benefici mi porta la sua consulenza?”

Queste sono le classiche domande che da quando abbiamo iniziato ci vengono poste quasi giornalmente dai clienti con i quali veniamo a contatto e che più di una volta ci hanno portato a pensare “ma chi me l’ha fatto fare?”

Nonostante questi pensieri, noi rimaniamo tenaci nel voler spiegare alla clientela come al giorno d’oggi sia molto più costoso mettere una toppa ad una falla invece del dotarsi di sistemi per ridurre al minimo le possibilità che esse avvenga.

Essere tenaci è sicuramente una nostra caratteristica ma bisogna mettere in chiaro alcuni punti per far capire che avvalersi di una consulenza non significa ricevere in cambio fuffa:

  • Il fai da te nelle piccole e medie imprese si basa sul pensiero che è sufficiente chiedere al proprio parente che “lavora con i computer”; perchè, c’è ancora qualcuno che non lavora con i computer? Tra usare i computer e portare l’esperienza maturata in molte realtà forse c’è un po’ di differenza…
  • Un altro pensiero ricorrente è “Mica dovrebbe succedere a me! Meglio investire su un nuovo macchinario rispetto a proteggere gli endpoint come quel consulente mi ha detto. A proposito cos’è un endpoint?” Peccato poi che, con un blocco informatico, il nuovo macchinario rimane fermo e le commesse, assieme ai clienti, se ne vanno.
  • Il verbo consulenza in molti casi viene assoggettato a qualcosa di aleatorio e non tangibile perché nell’immaginario comune si è ancora legati al concetto che i risultati si ottengono solo se ci si sporcano le mani con il grasso del tornio. In realtà, il consulente si mette a disposizione per fare in modo che quel tornio non solo continui a produrre ma lo faccia in modo efficace e al sicuro da pericoli intangibili.
  • Oggi i veri pericoli sono proprio quelli intangibili, molti dei quali corrono sulla rete e, non per fare i saccenti, ma ne sappiamo qualcosa.

Potremmo continuare con l’elenco dei vantaggi che derivano dall’avvalersi di un consulente in grado di saper leggere l’infrastruttura informatica della azienda cosi da individuare non solo gli strumenti più adatti a proteggere i dati ma anche per ottimizzare la stessa.

Bei concetti, belle parole ma alla fine il nocciolo della questione è sempre quello: superare il blocco che ferma molte aziende, soprattutto piccole.

In queste aziende non c’è la reale percezione di come l’informatica sia anche per loro diventata fondamentale con la conseguenza che chi se né occupa non viene preso seriamente preferendo così il fai da te.

Se sei interessato a saperne di più, senza nessun impegno, contattaci.